GIULY

Corticella, 3/2/2023

Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore
.

(Luca 4,18-19)

Oggi Giuliano ha raggiunto la Casa del Padre e la sua amata mamma Aurora.

Desideriamo condividere con tutti un breve affettuoso ricordo.

“Ianooo, come stai?” e lui: “e-e!!!”. 

Con il suo “Bene!!!” ci ha risposto fino al suo ultimo giorno, oggi, il nostro GIULIANO BONONCINI, 88 anni, originario di Zocca (MO), dove vive ancora suo fratello Luciano (l’amato Titì).

Era entrato nella nostra Casa nel 1986, insieme alla mamma Aurora, la quale, vedova e con difficoltà motorie, non riusciva più a garantire alla famiglia il necessario, dopo aver lavorato e lottato per anni per mantenere i due figli. Giuliano, nato sano, all’età di 3 anni, dopo la prima meningite, rimase colpito all’intelletto e alla parola. A 25 gradualmente perse la vista e rimase completamente cieco. Dipendeva completamente dalla madre, a cui era attaccato da un amore viscerale, e la seguiva dovunque con una mano sulla spalla, finchè la morte di Aurora (avvenuta a Pianaccio nel 1997) non lo affidò totalmente alle cure della comunità e all’affetto degli altri Ospiti, in particolare Piero, con cui ha passato in rassegna centinaia di cartoline.

Le sue condizioni di salute si sono aggravate nell’ultimo anno, dopo una frattura che gli ha tolto autonomia nel camminare fino all’allettamento. Ma ci ha stupito fino all’ultimo per la sua fibra forte e il suo spirito combattivo, da vero montanaro.

Siamo in attesa di poterlo collocare nella cappella della casa per poterlo ancora accompagnare con la preghiera comunitaria, di cui vi comunicheremo gli orari appena possibile.

La Comunità della Casa della Carità di Corticella

4 Commenti

  1. Caro Giuly…io ti ho conosciuto così ..grande com ‘eri, confinato nel metro quadro della tua carrozza, nel buio di occhi ormai spenti e ..forse.. nel silenzio visto che per poter comunicare con te dovevamo urlarti dentro l’orecchio “buono”.
    Eppure mi sei sempre sembrato uno dei tanti miracoli dell’amore di Dio, che di certo ha riempito comunque tue giornate.
    Mai un moto di tristezza, mai un cenno di debolezza…il tuo immutabile “ENEEEE” anche di fronte al visibile degrado della tua salute era per me mistero e luce..
    Non sono triste. Hai combattuto per tutti noi “rammolliti” Ora sei nella felicità che meriti. Prega per noi caro Giuly.

  2. Ciao Iano, saluta per noi la mamma e tutti gli amici del piano di sopra: chissà che festa in Paradiso !
    Ti ripenso a Cavallino, sei un tipo davvero marinaro, e ti vedo ancora, mai stanco di stare in acqua, rosso come un gambero, impavido a galla dentro a una ciambella che sembrava una ruota da camion.
    La Provvidenza ha voluto che, proprio ieri mattina, ci siamo salutati ben bene ricordando la mamma Aurora.
    Arrivederci

    • Giuliano, sei stato quasi un fratello per Piero ed anche per me. Umile, gentile, abbiamo ricevuto, più che dato, tanto amore da te. Nel mio cuore sarai per sempre, unito a tutti gli altri amici che sono stati con voi prima,ed ora con tutti quelli presenti. Aiutaci ancora insieme alla tua mamma carissima. Grazie per sempre.

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